Ciao a tutti,
da qualche anno ho ripreso a fare fotografia come si faceva una volta, con la pellicola.
Il problema della fotografia digitale e' che siamo portati a fare molteplici scatti dello stesso soggetto, alla fine la maggior parte delle foto rimangono nei cellulari, nelle Apps che utiliziamo e a riempire i nostri Hard Disk.
La fotografia su pellicola ti obbliga a pensare di piu' prima di scattare visto che hai solo 36 pose ( io uso anche medium format che ha pellicole da12 pose ) e, anche se a volte perdi l'attimo e la possibile bella foto, col tempo la qualita' delle foto migliora. Ho deciso di condividere qui' alcuni dei miei scatti. Sono tornato alla pellicola grazie ad un'Hasselblad 500 C/M, una medium format, poi ho preso una Nikon FM2N e alla fine una Leica M6.
La maggior parte delle foto sono della Thailandia ma alcune fatte anche in altri paesi. Buona visione
Aless (Alvez)
Film Photography
Re: Film Photography
Qui inviti a nozze Adriano! Aspetta che si accorga di questa discussione!
La Jaguar è meravigliosa
La Jaguar è meravigliosa
For muscle there's a choice.
For handling there's Alfa Romeo.
For handling there's Alfa Romeo.
Re: Film Photography
Bravo Alfadream...
per favore continua...
il bello è bello anche se non ha 4 ruote...
il B/N non è una scelta "snob"...
esalta le linee...
i contrasti...
i volumi...
le espressioni...
per favore continua...
il bello è bello anche se non ha 4 ruote...
il B/N non è una scelta "snob"...
esalta le linee...
i contrasti...
i volumi...
le espressioni...
______
Portello
Portello
Re: Film Photography
Eh già, la mia prima Nikon (F photomic nera) con pentaprisma amovibile e vetrini di messa a fuoco intercambiabili, me la sono regalata per i miei 18 anni. All’epoca era lo stato dell’arte delle reflex professionali.
L’Hasselblad era un’altra faccenda, un’altra filosofia, un altro tipo di foto. Non era certo una macchina da reportage. Era più adatta alla moda e ad un uso in studio. Per quanto l’avevano pure spedita sulla luna. Probabilmente per il fatto che la grandezza (6x6) del fotogramma aiutava in una situazione unica. Che è l’unico aggettivo possibile, visto che dopo non si è più ripetuta.
Ultimamente sto sentendo parecchi che, colti da nostalgia, hanno rispolverato le vecchie macchine a pellicola. Che tutti abbiamo, non è che si possono buttare. Sono capolavori della meccanica che è sempre piacevole ogni tanto riprendere in mano.
Certo l’uso è diverso rispetto ai tempi d’origine, perché allora non c’era alternativa. Oggi è un metodo un po’ barocco di far foto e, come giustamente osserva il nostro amico, induce alla riflessione sullo scatto.
In realtà ai tempi le cose stavano diversamente perché per la foto in b/n si usava pellicola a metraggio e ognuno si confezionava i rullini da solo, riutilizzando caricatori usati che si aprivano e richiudevano facilmente.
Quindi le foto si facevano a mitraglia, poi si stampavano pagine di provìni a contatto, cioè mettendo le strisce di pellicola sviluppata su un foglio 18x24 pressandole con un vetro e poi dando luce. Poi con la lente si sceglievano le rare foto da stampare in grande formato.
Se ne stampava una su cento, che era già tanto. Perciò quella che oggi sembra una replica dei metodi di una volta, in realtà è diventata un’altra cosa ancora. Una specie di rituale per produrre rari e ponderati scatti.
A questo riguardo il grande formato è sicuramente più adatto a questa situazione del 24x36. Alla fine un uso del genere forse consiglierebbe addirittura l’utilizzo del banco ottico e della pellicola piana 9x12. Visto che vogliamo esagerare, torniamo al cavalletto. E a questo punto perché non sviluppare e stampare da soli? La cosa strana è che si diceva stampare una foto ma in realtà non c’era nulla che somigliasse ad un procedimento di stampa perché, una volta impressionata la carta, l’immagine si tirava fuori coi bagni chimici. Oggi si stampano davvero le immagini digitali con le stampanti.
All’epoca sviluppavamo e stampavamo tutti in casa, altrimenti i costi sarebbero stati proibitivi. Così c’era giusto il costo dei materiali: pellicole di varia sensibilità, carte di varie gradazioni (di solito materiale Ilford), qualche vaschetta, ingranditore, la smaltatrice per asciugare/lucidare (in alternativa si appiccicavano le foto bagnate ad uno specchio).
E poi via per strada, che ce n’era da fotografare, erano anni caldi di manifestazioni e tafferugli. Ma si faceva un po’ di tutto: macro, naturale, ritratto. Oltre a vari esperimenti di camera oscura, solarizzazione e altre cose che vedevamo sulle numerose riviste fotografiche che trangugiavamo avidamente per imparare.
Amiche e fidanzate, conoscenti e vicine di casa, tutte all’epoca ventenni, erano regolarmente arruolate, se appena guardabili, e remunerate con pacchi di ingrandimenti 30x40 sicuramente ancora oggi gelosamente conservati.
Le tre foto postate sono bellissime, molto dettagliate, sicuramente l’ottica utilizzata è di qualità (Hasselblad utilizzava Zeiss mi pare e gli obiettivi Nikkor erano superlativi) e forse la pellicola a bassa sensibilità ha aiutato a definire ancora di più. Ai tempi si usava appunto per le immagini di questo tipo e se non c’erano problemi di illuminazione del soggetto. La Jaguar è in pieno sole.
“Certe volte mi chiedo che cosa stiamo aspettando” Silenzio “Che sia troppo tardi, Madame”
- JohnnyBravo
- Messaggi: 878
- Iscritto il: mercoledì 9 ottobre 2019, 22:50
Re: Film Photography
Bellissima la foto con la Jaguar, con quello sfondo sembra una foto dell'epoca.
La vita è un viaggio, e allora perché non farlo in prima classe?
Re: Film Photography
Se stiamo al formato, la prima e la terza foto sono fatte con l’Hasselblad, la seconda con la Nikon e, a voler essere pignoli, è la meno definita delle tre. Del resto se è un fotogramma 35 mm. la sua superficie è circa un quarto del fotogramma della 6x6.
“Certe volte mi chiedo che cosa stiamo aspettando” Silenzio “Che sia troppo tardi, Madame”
Re: Film Photography
Ciao a tutti,
grazie mille per i commenti, cerchero' di mettere qualcosa qui abbastanza regolarmente.
Come ho detto il mio ritorno alla fotografia con pellicola e' iniziato con un'Hasselblad 500 C/M. E' una macchina abbastanza grossa e pesante, certo molto meno di quelle grande formato che, come dice Adrano, necessitano di cavalletto. Mi piace il formato medio anche perche' nello stesso periodo dell'acquisto dell'Hasselblad ho anche aperto un account su Instagram dove le foto sono quadrate, esattamente come il formato medio. Delle tre macchine a pellicola che ho, l'Hasselblad rimane la mia favorita anche per fare street photography. E' un po' piu' complicata da usare perche' non ha l'esposimetro incorporato per cui ne uso uno esterno. Nel fare foto ad oggetti non ci sono problemi perche' generalmente ho tutto il tempo, per le persone molte volte mi sono perso degli scatti potenzialmente molto belli. Cio' nonostante mi sono riuscite alcune buone foto che allego qui' sotto.
Per Adriano: mi sarebbe piaciuto avventurarmi nello sviluppo e stampa ma quando avevo lo spazio non mi e' stato permesso, ora non ho piu' spazio. Mi ricordo da bambino i tentativi di stampa con mio padre, i passaggi dei vari liquidi, sembrava un miracolo quando cominciavano a prendere forma le persone, le cose...
Ci hai preso sulle due foto Hasselblad, The Ritz e' stata fatta con la Leica e devo dire che sono rimasto un po' deluso. E' anche vero che le altre due foto le ho un po' manipolate con Lightroom ( esposizione, contrasto, bianchi e neri) mentre quella con la Leica l'ho lasciata come e' venuta fuori dalla scanzione.
E ora le foto, tutte fatte con l'Hasselblad:
iniziamo con il colore, l'ho chiamata Bob The Builder come il personaggio di un cartone animato che vedeva mio figlio, un tizio che costruiva ed aggiustava di tutto
questa e' probabilmente una delle foto che preferisco, questo signore che al tavolo di un ristorantino sorseggiava la sua Coca-Cola, l'ho chiamata Coke Is It ma il tizio mi ricorda un po' Hemingway anche se lui preferiva altre bevande
chiamata Nonno Fattone, stavo passeggiando cercando qualcosa d'interessante da fotografare e mi si para davanti questo signore anziano, scheletrico che mi fissava con questi due occhi fuori dalle orbite
Un venditore di strada
Alla prossima
Aless.
grazie mille per i commenti, cerchero' di mettere qualcosa qui abbastanza regolarmente.
Come ho detto il mio ritorno alla fotografia con pellicola e' iniziato con un'Hasselblad 500 C/M. E' una macchina abbastanza grossa e pesante, certo molto meno di quelle grande formato che, come dice Adrano, necessitano di cavalletto. Mi piace il formato medio anche perche' nello stesso periodo dell'acquisto dell'Hasselblad ho anche aperto un account su Instagram dove le foto sono quadrate, esattamente come il formato medio. Delle tre macchine a pellicola che ho, l'Hasselblad rimane la mia favorita anche per fare street photography. E' un po' piu' complicata da usare perche' non ha l'esposimetro incorporato per cui ne uso uno esterno. Nel fare foto ad oggetti non ci sono problemi perche' generalmente ho tutto il tempo, per le persone molte volte mi sono perso degli scatti potenzialmente molto belli. Cio' nonostante mi sono riuscite alcune buone foto che allego qui' sotto.
Per Adriano: mi sarebbe piaciuto avventurarmi nello sviluppo e stampa ma quando avevo lo spazio non mi e' stato permesso, ora non ho piu' spazio. Mi ricordo da bambino i tentativi di stampa con mio padre, i passaggi dei vari liquidi, sembrava un miracolo quando cominciavano a prendere forma le persone, le cose...
Ci hai preso sulle due foto Hasselblad, The Ritz e' stata fatta con la Leica e devo dire che sono rimasto un po' deluso. E' anche vero che le altre due foto le ho un po' manipolate con Lightroom ( esposizione, contrasto, bianchi e neri) mentre quella con la Leica l'ho lasciata come e' venuta fuori dalla scanzione.
E ora le foto, tutte fatte con l'Hasselblad:
iniziamo con il colore, l'ho chiamata Bob The Builder come il personaggio di un cartone animato che vedeva mio figlio, un tizio che costruiva ed aggiustava di tutto
questa e' probabilmente una delle foto che preferisco, questo signore che al tavolo di un ristorantino sorseggiava la sua Coca-Cola, l'ho chiamata Coke Is It ma il tizio mi ricorda un po' Hemingway anche se lui preferiva altre bevande
chiamata Nonno Fattone, stavo passeggiando cercando qualcosa d'interessante da fotografare e mi si para davanti questo signore anziano, scheletrico che mi fissava con questi due occhi fuori dalle orbite
Un venditore di strada
Alla prossima
Aless.
- JohnnyBravo
- Messaggi: 878
- Iscritto il: mercoledì 9 ottobre 2019, 22:50
Re: Film Photography
Bella passione, ma quando cammini hai sempre dietro la macchina e la tiri fuori quando vedi qualcosa di bello o fai dei raid esclusivamente fotografici?
La vita è un viaggio, e allora perché non farlo in prima classe?
Re: Film Photography
Faccio parte di un gruppo che fa degli incontri mensili per fare foto a Bangkok, purtroppo tutto si e' fermato per la pandemia e da quando hanno ripreso non ci sono piu' andato, ma prima o poi riprendo.JohnnyBravo ha scritto: ↑martedì 14 febbraio 2023, 17:20 Bella passione, ma quando cammini hai sempre dietro la macchina e la tiri fuori quando vedi qualcosa di bello o fai dei raid esclusivamente fotografici?
Se vado da qualche parte durante i week-end o se faccio un viaggio, allora almeno una macchina fotografica la porto ma durante la settimana ho tempo libero solo la sera e non mi riescono bene le foto con poca luce/notturne anche perche' non ho il flash. Se trovo qualcosa di interessante da fotografare e non ho la macchina fotografica ho comunque sempre l'iPhone con me
Aless.
Re: Film Photography
Questa volta non una foto su pellicola ma le scorte arrivate oggi in previsione del viaggio in Italia visto che i rullini che ho sono scaduti nel 2021 o 2022, ho anche un set di rullini d’epoca (scaduti nel 1985-1986) che mi regalarono anni fa.
Alex
Alex